
Affettività: istruzioni per l’uso
Sempre prima bambini e ragazzi fanno domande rispetto il parto, le relazioni affettive, i rapporti sessuali, il momento “giusto”, la contraccezione.
Nell’ultimo periodo, le curiosità emerse riguardano anche tematiche più complesse come la transizione di genere.
Alcuni libri che possono aiutare le famiglie a sviscerare il tema sono: “Col cavolo la cicogna”; “Così sei nato tu (versione 4-6 e 7-10 anni), “La bussola delle emozioni” che oltre al cambiamento in adolescenza tratta anche alcuni dubbi legati all’affettività.
A volte i ragazzi riportano la difficoltà nel condividere dubbi o domande a casa, ma la tematica va affrontata; non solo legandola ai cambiamenti della pubertà ma anche in ottica preventiva.
Prevenzione al 100%: da relazioni nocive (anche amicali), informazioni rispetto a contraccezione e malattie a trasmissione sessuale, da modalità di adescamento online.
Personalmente, ciò che ho visto funzionare di più, è il collegarsi alle informazioni che i bambini o i ragazzi già hanno, riordinarle o aiutarli a chiarire dubbi che sono rimasti.
A volte, l’intervento di un esterno aiuta anche chi è più silenzioso e riluttante nell’affrontare argomenti imbarazzanti.
In caso di necessità, è possibile concordare un percorso ad hoc per affrontare il tema o un tema specifico.

Evitare, posticipare, rimandare: perchè?
Le situazioni che quotidianamente ci si presentano possono apparire faticose e pesanti.
Alcuni momenti di vita possono vederci pieni di energie per affrontare queste fatiche; altri ci possono proporre soluzioni alternative.
Quali sono le alternative?
Il posticipare o rimandare: farò domani quello che potrei fare oggi, in fondo, non c’è così fretta.
Un’altra “strategia” è l’evitamento: evitare di frequentare persone che si conoscono poco, evitare di prendere la seggiovia se l’altezza crea disagio, evitare di parlare in pubblico ecc.
Evitare, rimandare e posticipare hanno la stessa funzione: togliere il fastidio, il disagio che c’è nel presente, pensando di affrontare il tutto in un secondo momento.
La realtà dei fatti è che poi, quando la situazione si ripresenterà nuovamente, la tipologia di reazione sarà sempre la stessa.
Perchè? Perchè l’emozione provata, che sia ansia, tensione, disagio, paura ecc. aumenta.
Più evito, più diventerà difficile affrontare la situazione.
Questo accade negli adulti, nei bambini e nei ragazzi.
Va tenuto in considerazione che nell’età di sviluppo, gli adulti di riferimento possono essere “complici” nel proteggere e quindi è importante capire come e quanto sostenere il ragazzo e quanto invece lasciarlo provare.

Star bene a 360°
Conoscersi per stare bene,
stare bene fisicamente e prendersi cura anche della propria mente.
Come?
Grazie a strategie e tecniche, da utilizzare in momenti di difficoltà.
Ogni percorso è personalizzato, come l’unicità di ogni essere umano.
Per informazioni contattare il 3273794033.
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Imparare a schematizzare
Incontro pratico, per apprendere varie modalità di modifica del materiale scolastico.
Ogni studente ha il proprio stile preferenziale, comprendere quale può essere la modalità più utile aiuta a preparare dei materiali ad hoc e più funzionali.
Durata: 1 incontro di circa 2 ore.
Dove: presso lo studio in Viale Piave 18/F
Quando: Nel mese di dicembre 2021
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Quanto pretendiamo da noi stessi?
Pretendere: Sostenere, asserire qualche cosa con fermezza e accanimento contro opinioni più accreditate, o in contrasto con la realtà; Richiedere con fermezza e decisione cosa a cui si ritiene di avere diritto; Richiedere più del dovuto o del giusto (da Treccani).
Quante volte continuiamo a lavorare; non rifiutiamo una proposta; non accettiamo un invito, perché chiediamo a noi stessi (o agli altri) di continuare l’attività che si sta svolgendo?
Quante volte si ricomincia da capo perché le aspettative di risultato erano altre?
La pretesa è anche una tipologia di pensiero che viene definito disfunzionale: nel lungo periodo può portare ad un’insoddisfazione personale e ad una chiusura in sè stessi, oltre all’abbandono di attività piacevoli.
“Tutto deve andare come dico io!”; “Se non riesco bene in quell’ambito sono un fallito!”.
Non siamo macchine, ogni giorno per noi è diverso: è importante accettare che talvolta le cose possano riuscire più o meno bene, consapevoli che per dare il massimo è necessario non solo impegnarsi ed essere competenti, ma anche lavorare o studiare in un ambiente positivo e confortevole. Senza dimenticare il compito, anche l’attività che si va a svolgere può essere più o meno stimolante e piacevole.
Learn MoreFestival montano delle pari opportunità: appuntamenti autunnali in Primiero
Il Festival delle Pari opportunità, organizzato a più mani, continua!!
Queste sono le prossime iniziative proposte sul territorio:
- I venerdì di conciliazione: servizio rivolto alle famiglie con bambini della scuola Primaria;
- La passeggiata in rosa: il mese di ottobre è rivolto alla sensibilizzazione rispetto i tumori femminili;
- Il Flash mob: contro la violenza di genere;
- I cineforum: film che raccontano le donne;
- Gli incontri sulla comunicazione: per migliorare ogni relazione.
Il menù è vario e alla portata di tutti, gli appuntamenti sono molti e stuzzicanti.
Venite a trovarci, saremo felici di condividere tutto questo con Voi!
Per ulteriori informazioni controllate le pagine FB/Instagram: L’aquilone studio di Psicologia, Distretto Famiglia di Primiero, APPM Trento.
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Incontri MINDFULNESS per ADULTI
Ciclo di incontri, per conoscere ed imparare ad utilizzare le tecniche della mindfulness.
L’appuntamento è presso lo studio, per tre LUNEDI’ nel mese di OTTOBRE: 11, 18 e 25.
Iscrizioni entro il 30 settembre.
Per informazioni, contattare il numero 3273794033.
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Usare le parole per aumentare il benessere
Quanto è importante esprimere idee, bisogni, emozioni all’interno di una relazione di qualsiasi tipo?
Soffocare le esigenze personali per compiacere l’altro, per il timore del giudizio, per la paura di perderlo, perché ” è sempre stato così!” non sempre è la soluzione migliore.
Definire le sensazioni a parole aiuta ad essere più sereni e a sentirsi meno oppressi, favorendo un benessere globale.
Si può parlare con parenti, con amici, con conoscenti ed ognuno di essi può dare un’opinione e un consiglio sulla situazione.
Lo psicologo riesce a proporre una visione differente, per il suo essere neutro rispetto la situazione.
Tra psicologo e paziente si viene a creare un legame, definito “alleanza terapeutica”, ciò significa che la soluzione cercata deve essere la migliore possibile per la persona, in quel momento.
Migliore, non la più facile, la più dolorosa, la più drastica.
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Come fare a dire di no?!
Quanto è difficile dire no?
Come fare a dire un no?
Dire no è uno dei diritti assertivi, alcune “regole” che diventano importanti per affermare i propri bisogni all’interno della relazione con gli altri.
Dire no è spesso molto complicato: è faticoso, l’altro potrebbe offendersi, potrebbe rifiutare di aiutarmi in futuro.
Dire no è anche altrettanto importante: mi permette di fare solo quello che mi sento di fare; mi permette di rispettare i miei tempi, la quantità di energia che in un certo momento ho.
Dire no non è segno di scortesia e alcune volte ci permette di rifiutare scegliendo se doversi giustificare o meno, a seconda della persona che ci troviamo davanti.
Ecco alcuni suggerimenti da tener presente quando dobbiamo dire di no
Learn MoreBuon compleanno, L’Aquilone!
3 anni fa, in questo periodo, ho aperto le porte alle prime persone…
Insieme siamo cresciuti, affrontando piccole e grandi difficoltà.
Grazie a tutti coloro che hanno creduto in me e che continuano a farlo!
Scoprite cos’ho pensato per voi… https://local.google.com/place?id=1308766041779190393&use=posts&lpsid=2171574161247654149
