NEWS! ORARIO INVERNALE
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Learn MoreLe cose che passano – Beatrice Alemagna
Propongo una lettura animata per grandi e piccini:
può essere utile in momenti delicati della vita o per ricordare quante volte abbiamo già superato situazioni difficili e dolorose.
Tutto passa, anche le cose più brutte, dolorose e fastidiose”
Learn MoreUna scalata verso l’obiettivo
Nel corso della vita ci poniamo diversi obiettivi, a volte più semplici, altre più difficili da raggiungere.
Molto spesso il raggiungimento di questi obiettivi costa fatica e impegno, ma ci ricompensa con una grande soddisfazione.
Siamo biologicamente programmati per resistere alle avversità, in alcuni momenti però la fatica ci può creare maggiori difficoltà e ci può far perdere di vista o allontanare dal nostro obiettivo.
Ritrovare la strada può essere semplice, con l’aiuto di un professionista.
SOS autismo: cosa possiamo fare con questi bambini?
Le differenze individuali
Ognuno di noi è diverso dagli altri, per caratteristiche fisiche, preferenze e abilità diverse. Questo principio vale per tutti, inclusi per i bambini con un Disturbo Pervasivo dello Sviluppo: i bambini autistici. L’Autismo è una sindrome con esordio nella prima infanzia, solitamente tra il 6-7° mese di vita e i 3 anni. Le caratteristiche delle persone autistiche possono riassumersi in tre categorie: difficoltà nelle relazioni sociali e mancanza di empatia, difficoltà nella comunicazione, attività e comportamenti stereotipati.
Quando ci si rapporta a bambini affetti da autismo bisogna prendere in considerazione vari aspetti: l’età, le abilità verbali, le abilità sociali e motorie.
Obiettivi
Dopo aver valutato le abilità del bambino, è utile fissare obiettivi di tipo comunicativo, sociale, motorio che vogliamo raggiungere. Partiamo dalle attività che lo divertono ed è capace di fare (ad esempio, se al bambino piace giocare al pallone possiamo utilizzare questo gioco per stimolare la socializzazione con gli altri bambini).
Coinvolgere il bambino nelle attività è il primo passo per riuscire a creare una relazione con lui. Per fare ciò è necessario che il bambino comprenda quello che gli stiamo proponendo e che l’attività sia adeguata alle sue capacità. È utile fornire stimoli visivi a supporto della comunicazione, che deve essere semplice. Fotografie, immagini e disegni permettono al bambino di capire ciò che gli viene richiesto e di metterlo in pratica. Ad es., possiamo mostrare le foto delle carte del gioco “Uno” dicendo: “Adesso poi giochiamo a Uno”.
Routine e lavori indipendenti
Per non mettere in difficoltà il bambino, bisogna creare una routine delle attività il più possibile fissa, in modo che possa gestire i momenti della quotidianità serenamente. Per aiutarlo ad essere indipendente dall’adulto si possono preparare dei lavori indipendenti che il bambino può fare da solo. Se il nostro obiettivo è allenare la motricità fine, possiamo utilizzare un barattolo con coperchio, fare un foro della forma desiderata e dare al bambino dei materiali come biglie di varie dimensioni o ritagli di spugna da buttare dentro attraverso il foro. Grazie a questo lavoro, potrà allenare l’abilità sentendosi gratificato perché potrà svolgere il compito completamente in autonomia.
Socializzazione e quotidianità
Per quanto riguarda la socializzazione tra pari, si possono fare delle attività di gruppo monitorate da un adulto. L’importante è insegnare individualmente ad ogni bambino quello che verrà proposto in gruppo. Questa modalità può essere utilizzata a scuola con l’insegnante di sostegno e uno o due compagni di classe.
Dopo aver coinvolto il bambino in esercizi impegnativi, è necessario proporre un’attività più leggera, ad esempio ascoltare canzoni che conosce e che gli piacciono.
Con i ragazzini più grandi gli obiettivi e le priorità si modificano; si possono insegnare: la gestione del denaro, l’uso dei servizi presenti sul territorio ecc.
Il lavoro da svolgere con i bambini e ragazzi autistici necessita di tempo e impegno, ma dà molte soddisfazioni, in particolare quando vengono raggiunti piccoli traguardi. L’obiettivo principale è dare loro più strumenti possibili per condurre una vita autonoma.
Sono depressa? Sei segni per capirlo
- You’ve been feeling low or irritable for most of the day, every day for two weeks or more. You might have found yourself worrying about past or future events for long periods of time, or simply feeling sad, cross or tearful. Sometimes it’s hard to recognize a gradual change – have others noticed that you don’t seem your usual self?
- You’ve lost interest in activities that you used to enjoy. Perhaps you have been seeing less of your friends or family recently, have stopped going to the gym, or cooking balanced meals. This is really about recognizing changes in what’s normal for you – no one is saying you have to exercise five times a week or eat your greens, but changes in your routine can offer concrete indications that your mood is changing.
- You are struggling to concentrate. You might notice that you struggle to focus when reading or watching television, for example, or to follow the thread of a spoken conversation. This could be affecting your performance at work, or limiting your ability to perform routine tasks such as food shopping. Again, we are looking for a change in what’s normal for you, so if concentration has always been something you find tricky there is little cause for concern.
In three words I can sum up everything I’ve learned about life: it goes on.
– Robert Frost