
Regole: quali, quante, come darle?
Quante volte da genitori ci si interroga sul numero di regole, sulla modalità di farle rispettare, su come e quando cedere?
Quante volte ci si scontra perchè le nostre esigenze di adulto in qualche modo colludono con le esigenze del bambino che abbiamo davanti?
Discutiamo insieme, durante 3 incontri di circa 1 ora, in piccolo gruppo o singolarmente.
Per info: 3273794033
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Psicologia dello sport
La psicologia dello sport è una disciplina nuova e poco conosciuta.
Il 2023 mi ha portato a fare delle scelte formative.
Ho scelto, grazie anche a un progetto che partirà prossimamente, di formarmi in psicologia dello sport.
Sto frequentando un master che mi permetterà di interfacciarmi con le società sportive e le persone da cui queste sono formate.
A chi si rivolge la psicologia dello sport?
Agli atleti, agonisti e non; agli allenatori; alle famiglie degli atleti; ai vertici delle società.
Cresciamo insieme, educhiamo insieme, ci divertiamo insieme e perchè no, supportiamo anche i risultati insieme!!
Per informazioni contattare il 3273794033.
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AAA Bambini “mindful” cercasi
Gestire le emozioni è difficile, per noi adulti e anche per i bambini.
Come possiamo aiutarli, da adulti, a canalizzare le loro emozioni e a gestire momenti di “esplosione”?
La Mindfulness è indicata fin da piccoli, aiutare a sentire la respirazione, a percepire il proprio corpo e osservare i pensieri, diventerà parte del loro bagaglio.
Partirà a breve un percorso a scelta, in gruppo o singolarmente.
Per informazioni contattare il 3273794033 o inviare una mail all’indirizzo: info@studiopsicologialaquilone.it
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Orario primavera 2023
Nuovo orario,
Attenzione: giovedì CHIUSO!
Si riceve su appuntamento
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Qual è il mio problema?
La nostra mente e la nostra vita ci pongono spesso di fronte a problemi, più o meno difficili da affrontare.
A volte diventare abili nel conoscere i precursori dei nostri problemi ci aiuta a trovare la soluzione per affrontarli.
I precursori possono essere pensieri, esperienze passate, paure o ansie.
Per trovare la situazione iniziale e trovare delle soluzioni c’è la possibilità di creare ad hoc un percorso insieme.
Per info: 3273794033; info@studiopsicologialaquilone.it
Learn MoreParent training, incontri per genitori
Alzi la mano il genitore che mai si mette in discussione, che mai ha trovato difficoltà nel gestire comportamenti o reazioni dei figli.
Cos’è il parent training?
Il parent training è un percorso per genitori, genitori che per diverse motivazioni hanno la necessità di rivedere strategie e di fermarsi a riflettere sui comportamenti dei figli.
Gli incontri sono rivolti a famiglie di bambini e ragazzi con disabilità intellettiva e disturbi dello sviluppo, per difficoltà d’ansia e disturbi del comportamento.
Da metà novembre, presso lo studio, partirà un gruppo di supporto per genitori con bambini “preoccupati”: come gestire queste paure e queste preoccupazioni?
Quali strategie hanno funzionato e quali invece sono controproducenti?
Chi altro è nella mia stessa situazione?
Cos’hanno provato le altre famiglie?
Il parent training crea una rete, crea relazioni, crea momenti di condivisione e di comprensione reciproca.
Anche questo, insieme al percorso stesso, è momento di crescita e di terapia.

Benessere in rete
Progetto nato dalla collaborazione con Eleonora Lanzerotto, ostetrica che opera nel nostro territorio.
Cosa faremo?
Insieme a voi, costruiremo insieme un percorso per conoscere meglio se stessi e gli altri, avere maggiori strumenti per stare in relazioni con gli altri.
Relazioni di ogni tipo, amicali ma anche affettive.
Risponderemo a dubbi, domande e perplessità che nascono in adolescenza.
Siete curiosi?
Vi aspettiamo martedì 25 ottobre, a Fiera, nella sala Ex Terrabugio, sopra la galleria.
Iscrizione obbligatoria entro venerdì 21.10.
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Genitori, consigli e regole
Una carrellata di consigli e commenti non richiesti, che feriscono e mettono in difficoltà i neo genitori.
Spesso, davanti a capricci o prese di posizione dei bambini, i genitori utilizzano le migliori tecniche sul campo; altre volte, usano il buonsenso; altre ancora, prendono la via più veloce per la sopravvivenza.
Cosa funziona?
Dipende: lo stato emotivo sia del genitore che del bambino può essere predittivo di come si risolverà la situazione, ma non da solo.
Come dare le regole??
– Formulare la regola al positivo = dico quale comportamento è corretto, ti sollevo dal pensare cosa intendo con il “non si…”.
Es. Si sta seduti a tavola finchè tutti hanno finito vs. Non ci si alza da tavola.
– In modo contingente = nel momento in cui accade l’azione, l’adulto evidenzierà la regola.
Es. in biblioteca il bambino alza il tono: l’adulto dirà “qui bisogna parlare piano”.
– Tener presente che i bambini osservano tutto, fin da neonati. Se gli adulti di riferimento sono i primi ad aggirare alcune regole, a loro verrà altrettanto spontaneo.
Es. Se non lego la cintura in macchina, probabilmente mi scontrerò con un bambino che protesta quando verrà legato sul seggiolino.
– A volte, dare una regola SENZA SPIEGAZIONE: alcune situazioni, solitamente pericolose o urgenti, non hanno per forza necessità di una spiegazione, può essere semplicemente che questa richiesta va eseguita in un certo modo/questo comportamento non può essere messo in atto.
Es. Spiegare perchè è necessario uscire di casa alle 7.30 non è utile e non è contrattabile, la regola sarà: Dobbiamo essere pronti alle 7.30.
– Gestire l’emotività dentro e fuori casa: una regola, un no, può scatenare l’inferno. Il prendersi cura delle emozioni nostre e dei piccoli prima che preoccuparsi del giudizio altrui, può aiutare nel risolvere la situazione, anche se ci fa sentire in difficoltà. Un bambino arrabbiato e che piange, grida, protesta, a volte con un contenimento fisico si scarica e si sente accolto.
– Usare la provocazione o il capriccio del bambino (dopo averlo calmato), per far comprendere il senso della regola, facendogli delle domande: perchè non ti è stato permesso di salire in cima al divano?
Siete dei genitori alla ricerca di aiuto per meglio gestire i momenti di crisi o affaticati dagli scontri?
Presso lo studio è possibile prenotare una consulenza volta al migliorare la gestione di regole e comportamenti che ne conseguono.

SOS: Tensione, sovraccarico, stress!
Una vita che ci impone ritmi serranti su più piani, fin da piccoli.
Momenti più facili e momenti in cui la stanchezza prende il sopravvento.
Cosa fare?
Il web pullula di consigli: mangiare bene e sano, fare attività fisica, utilizzare tecniche di rilassamento.
Ottimi spunti, che possono funzionare, ma che allo stesso tempo richiedono tempo, impegno e costanza.
Altri modalità che si possono inserire nella quotidianità?
– Esprimere le proprie emozioni: cercare di dire ciò che si prova in modo conseguente, senza voler autocontrollarsi troppo, con un’esplosione successiva.
– Fermarsi: individuare all’interno della giornata 2, 3, 5 minuti in cui si lasciano fluire i pensieri, lasciandoli andare, senza avere la pretesa di seguirli e commentarli.
– Cercare un altro punto di vista, soprattutto in seguito ad un’incomprensione, a una fatica. C’erano altri modi per reagire? Abbiamo cercato di spiegarci al meglio?
– Usare l’assertività: esprimere ciò che ci fa stare bene, se ci sono dei dubbi, dire di no, accettare complimenti, rispondere alle critiche che non sono percepite come giuste.
– Riordinare le idee: quali priorità? Quali problemi sono secondari? Quali soluzioni sono possibili?
– Prendersi del tempo: cosa piace fare nel tempo libero? Da quanto non esci con qualcuno con cui hai piacere di passare del tempo? Ciclicamente, dare precedenza a ciò che fa stare bene rispetto ai “doveri” della vita quotidiana.
– Prendersi cura del sonno: creare una routine il più possibile stabile, per favorire l’addormentamento e il buon sonno.

Affettività: istruzioni per l’uso
Sempre prima bambini e ragazzi fanno domande rispetto il parto, le relazioni affettive, i rapporti sessuali, il momento “giusto”, la contraccezione.
Nell’ultimo periodo, le curiosità emerse riguardano anche tematiche più complesse come la transizione di genere.
Alcuni libri che possono aiutare le famiglie a sviscerare il tema sono: “Col cavolo la cicogna”; “Così sei nato tu (versione 4-6 e 7-10 anni), “La bussola delle emozioni” che oltre al cambiamento in adolescenza tratta anche alcuni dubbi legati all’affettività.
A volte i ragazzi riportano la difficoltà nel condividere dubbi o domande a casa, ma la tematica va affrontata; non solo legandola ai cambiamenti della pubertà ma anche in ottica preventiva.
Prevenzione al 100%: da relazioni nocive (anche amicali), informazioni rispetto a contraccezione e malattie a trasmissione sessuale, da modalità di adescamento online.
Personalmente, ciò che ho visto funzionare di più, è il collegarsi alle informazioni che i bambini o i ragazzi già hanno, riordinarle o aiutarli a chiarire dubbi che sono rimasti.
A volte, l’intervento di un esterno aiuta anche chi è più silenzioso e riluttante nell’affrontare argomenti imbarazzanti.
In caso di necessità, è possibile concordare un percorso ad hoc per affrontare il tema o un tema specifico.