Quanto pretendiamo da noi stessi?
Pretendere: Sostenere, asserire qualche cosa con fermezza e accanimento contro opinioni più accreditate, o in contrasto con la realtà; Richiedere con fermezza e decisione cosa a cui si ritiene di avere diritto; Richiedere più del dovuto o del giusto (da Treccani).
Quante volte continuiamo a lavorare; non rifiutiamo una proposta; non accettiamo un invito, perché chiediamo a noi stessi (o agli altri) di continuare l’attività che si sta svolgendo?
Quante volte si ricomincia da capo perché le aspettative di risultato erano altre?
La pretesa è anche una tipologia di pensiero che viene definito disfunzionale: nel lungo periodo può portare ad un’insoddisfazione personale e ad una chiusura in sè stessi, oltre all’abbandono di attività piacevoli.
“Tutto deve andare come dico io!”; “Se non riesco bene in quell’ambito sono un fallito!”.
Non siamo macchine, ogni giorno per noi è diverso: è importante accettare che talvolta le cose possano riuscire più o meno bene, consapevoli che per dare il massimo è necessario non solo impegnarsi ed essere competenti, ma anche lavorare o studiare in un ambiente positivo e confortevole. Senza dimenticare il compito, anche l’attività che si va a svolgere può essere più o meno stimolante e piacevole.
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